SERIE B 2011-12 |
Fotoreporter cacciato dallo stadio di Grosseto, i giornalisti protestano 6 marzo 2012.
Un inaudito, sconcertante e gravissimo attacco alla libertà di informazione”. Questo il giudizio che Ordine dei giornalisti della Toscana, Associazione stampa, Ussi e Gruppo di specializzazione dei videogiornalisti dànno su quanto accaduto al fotoreporter Fiorenzo Linicchi che si è visto revocare dalla US Grosseto l’accredito per seguire le partite di calcio del campionato di serie B della squadra maremmana. Le motivazioni della revoca, contenute in una mail recapitata a Linicchi, secondo Odg, Ast, Ussi e Gsgiv “sono talmente sfrontate da non lasciare spazio all’interpretazione: viene semplicemente negato il diritto di cronaca e ad esercitare il proprio lavoro”. Nella mail si legge infatti che la revoca, decisa da Piero Camilli, presidente della società, è dovuta: “alla pubblicazione di alcune foto da lei scattate e pubblicate sul sito Grossetosport e sul quotidiano Tuttosport in cui venivano immortalate alcune fasi del diverbio scoppiato in tribuna durante la gara Grosseto-Torino”. Odg, Ast, Ussi e Gsgiv chiedono l’immediato ritiro della decisione e ribadiscono al collega Linicchi piena solidarietà. L’Ussi ha anche provveduto a informare dell’accaduto la Lega Calcio, sollecitandone un pronto intervento.
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ORDINE DEI GIORNALISTI, ASSOSTAMPA E USSI TOSCANA
“Gli accrediti allo stadio non sono concessioni.
Il Grosseto calcio ripristini le condizioni per esercitare il diritto di cronaca”
FIRENZE, 10 novembre 2012 – Non è un giornalista che deve cambiare posto allo stadio perché è stato cacciato dalla tribuna stampa ma è piuttosto un presidente che non ha i titoli per fare il presidente, se non sa rispettare il diritto di cronaca e la libertà di critica, presupposto di ogni forma di convivenza civile e democratica, ed essenziale anche per un mondo difficile come quello del calcio.
E’ con questa netta convinzione che l’Ordine dei Giornalisti l’Associazione Stampa e l’Ussi Toscana condannano l’ennesima grave decisione del Grosseto Calcio, che ha stabilito di allontanare dalla tribuna stampa e revocare l’accredito a Carlo Pellegrino, giornalista reo di aver fatto solo il suo mestiere di cronista e di aver scritto un articolo evidentemente sgradito al presidente Piero Camilli.
Ribadendo con forza che gli accrediti e più in genere le condizioni che permettono di esercitare il diritto di cronaca non sono concessioni revocabili a piacere da parte di un presidente di calcio, il Sindacato dei giornalisti, l’Ordine e l’Ussi condannano anche i toni del comunicato con cui il Grosseto Calcio ha dato notizia di questa decisione, toni inaccettabili per la presidenza di una società del livello del Grosseto, tanto più rivolti nei confronti di una persona che allo stadio è presente per motivi di lavoro.
Ordine, Assostampa e Ussi si muoveranno in tutte le sedi giudiziarie e federali perché questo provvedimento sia ritirato, anche per tutelare il lavoro e il diritto di critica di tutti i giornalisti. Si riserva anche di valutare iniziative di protesta nelle prossime partite casalinghe del Grosseto, chiedendo fin da ora a tutti i colleghi di non far mancare la loro solidarietà.
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Deferiti il Grosseto e il presidente Camilli
ROMA, 30 maggio 2013 – Il Procuratore Federale ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale il presidente del Grosseto Piero Camilli per avere impedito l’accesso alla tribuna stampa a tre giornalisti e un fotografo “in conseguenza della pubblicazione di articoli e foto non graditi e per avere al contempo omesso di dare la prescritta comunicazione del provvedimento adottato alla competente Lega, con l’effetto di precludere ai predetti l’esercizio del diritto di cronaca e delle rispettive professioni”.
A titolo di responsabilità diretta è stata deferita anche la società toscana.
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Multa e inibizione per Camilli per aver tolto gli accrediti ad alcuni giornalisti.
ROMA 15 luglio 2013 – La Commissione disciplinare nazionale presieduta da Salvatore Lo Giudice ha sanzionato con 1 mese di inibizione (e un’ammenda di 1500 euro) il presidente del Grosseto Piero Camilli per aver reiteratamente impedito ad alcuni giornalisti e fotografi l’accesso in tribuna stampa «in quanto “colpevoli” di aver scritto articoli o pubblicato foto non gradite». La società toscana è stata sanzionata a titolo di responsabilità diretta con un’ammenda di 1500 euro.
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